martedì 26 luglio 2016

RECENSIONE: "WOLF: LA RAGAZZA CHE SFIDO' IL DESTINO" di Ryan Graudin





Buongiorno amici!
Oggi vi parlo di questo Fantasy firmato DEAGOSTINI. 
Si tratta del primo volume di una saga scritta dalla scrittrice americana Ryan Graudin.
Buona lettura!

TITOLO: "WOLF: LA RAGAZZA CHE SFIDO' IL DESTINO"
SERIE: VOL.1
GENERE: FANTASY
PAGINE: circa 400
EDITO: DEAGOSTINI

SINOSSI:

E’ il 1956 e l’alleanza tra le armate naziste del Terzo Reich e
l’impero giapponese governa gran parte del mondo. Ogni
anno, per celebrare la Grande Vittoria, le forze al potere
organizzano il Tour dell’Asse, una spericolata e avvincente
corsa motociclistica che attraversa i continenti collegando le
due capitali, Germania e Tokyo. Il premio in palio?
Un incontro con il supersorvegliato Führer, al Ballo del
Vincitore. Yael, una ragazza sopravvissuta al campo di
concentramento, ha visto troppa sofferenza per rimanere
ancora ferma a guardare, e i cinque lupi tatuati sulla sua pelle le
ricordano ogni giorno le persone che ha amato e che le sono
state strappate via. Ora la Resistenza le ha dato un’occasione
unica: vincere la gara, avvicinare Hitler... e ucciderlo davanti a
milioni di spettatori.
Una missione apparentemente impossibile che solo Yael può
portare a termine. Perché, grazie ai crudeli esperimenti a cui è
stata sottoposta, è in grado di assumere le sembianze di
chiunque voglia. Anche quelle di Adele Wolfe, la Vincitrice
dell’anno precedente. Le cose però si complicano quando alla
gara si uniscono Felix, il sospettoso gemello di Adele, e Luka, un
avversario dal fascino irresistibile...

Acclamato dalla stampa, premiato dalla critica, un romanzo feroce e magnifico. Il primo capitolo di una
nuova straordinaria serie dal ritmo adrenalinico e dall’indimenticabile protagonista femminile.

Un’eroina
forte e coraggiosa che rimane nel cuore del lettore per molto, molto tempo.

RECENSIONE:

:<< Era troppo facile perdersi.
Ecco perchè ogni sera, prima di addormentarsi, Yael si rimboccava la manica, tracciava con il dito il contorno dei lupi e scandiva i loro nomi. Perchè lì, da qualche parte, tra quei frammenti di anime e i ricordi svaniti, c'era lei.>>

In principio questo romanzo non mi stava piacendo come speravo. I primissimi capitoli, infatti, mi hanno un pò delusa. Probabilmente perchè ne avevo sentito parlare così entusiasticamente da aspettarmi un incipit "col botto".
Proseguendo con la lettura, invece, mi sono dovuta ricredere in parte.
La vicenda si evolve ed il ritmo diventa più serrato catturando completamente la mia attenzione. Vi basti sapere che alle 03:30 del mattino mi sono addormentata letteralmente sul libro a sole 18 pagine dalla fine.

Ma passiamo,ora, ad analizzare i pro ed i contro di questo romanzo.
Un punto di forza è, indubbiamente, la narrazione del " Tour dell'Asse". 
Questa corsa motociclistica combattuta all'ultimo sangue, più simile ad un conflitto bellico che non ad una competizione sportiva.
Alleanze tra gruppi di partecipanti con il solo scopo di "eliminare" gli avversari più temibili.
Intrighi, cadute rovinose e rapimenti. 
Un susseguirsi incalzante di colpi di scena che mantengono sempre accese, nel lettore, curiosità e suspance.
Di tanto in tanto il ritmo rallenta per focalizzare l' attenzione sulla narrazione delle esperienze strazianti che hanno segnato la giovane vita della nostra eroina, rendendola la perfetta macchina dispensatrice di morte che è diventata.
Nonostante l'originalità dei fatti raccontati, il libro ricorda molto la saga degli "Hunger Games" della Collins non essendone, però, all'altezza.
Confrontando i due stili letterari, infatti, la penna di Ryan Graudin appare più "inesperta" ed " acerba" di quella della collega sopracitata.
Questa debolezza stilistica si denota, soprattutto, nelle metafore e similitudini, spesso forzate e banali:

ESEMPIO: (pag 120) "l'accento del responsabile del checkpoint romano era morbido come la mozzarella"

Coerentemente con l'inizio, anche il finale è un pochino scontato e poco avvincente.

Nel complesso il romanzo mi è piaciuto, se non altro per la novità che rappresenta. 
Seppur lo stile letterario della scrittrice non mi abbia entusiasmata, è un libro che ho letto con piacere; tanto da  desiderare di leggere l'intera serie.
Ne consiglio la lettura, soprattutto, ai più giovani e agli amanti esclusivisti del genere Fantasy.
Sono convinta che anche chi, come me, ha amato " Hunger games", lo apprezzerà.

VOTO: 7

CHI DI VOI LO HA LETTO?
COSA STATE LEGGENDO?

BACI
AMBRA

(RINGRAZIO LA CASA EDITRICE PER AVERMI CONCESSO LA POSSIBILITA' DI LEGGERE QUESTO ROMANZO IN ANTEPRIMA!)

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